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Saturday 30 March 2013

Ovvia...

...come minimo tra un mese si torna a votare: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/29/consultazioni-diretta-berlusconi-serve-governo-coalizione/546034/

Una sola domanda: Cari cittadini che avete votato il M5S, siete contenti??? Magari voi sì, io no.

Spero solo di poter votare dall'Inghilterra a sto giro, visto che mi sono iscritta all'AIRE.

Nel frattempo, buona Pasqua anche a voi, che mi state decisamente sulle scatole.

Amarezza e certezza che non potrò mai più tornare in Italia a vivere.

Thursday 28 March 2013

Italy I'm coming!

I'm at Heathrow Airport, waiting for my flight to Italy...it has been delayed to 21:05 (it was supposed to take off at 19:50)...maybe it's a sign that I don't have to come back to my Country...I'm joking, but when I read the news from Italy this morning I felt that we're turning in a third-World country...

This is incredibly sad.......and annoying :(

Sunday 24 March 2013

Multiculturalità...

Una differenza lampante fra le università inglesi e quelle italiane è il fatto che qui si può incontrare gente da TUTTO il mondo...e tutti sono trattati esattamente allo stesso modo.

Un po' di tempo fa, all'università in Italia, sentii una ragazza dire, in modo abbastanza sprezzante: "Ma quanti musulmani ci sono in questa università?". Viva l'apertura mentale.

Qui invece ho sentito solo dire "People are people, it doesn't matter from where they are" (o una frase simile). E vi posso assicurare che non solo all'unversità, ma anche in città, sono invasi da persone che tutto sono fuori che inglesi.

Come direbbe ironicamente Crozza "si sa che in Inghilterra la democrazia fatica..." =)

Devo dire la verità, io mi ci devo ancora un po' adattare, perché fino a poco tempo fa ho avuto a che fare in pratica solo con italiani, che quindi più o meno avevano i miei stessi usi, costumi e ritmi di vita...però è un fantastico modo per arricchirsi ed imparare veramente il rispetto per gli altri e, per prima cosa, imparare che una persona che ha ad esempio, una religione diversa dalla tua, non è nè brutto, nè cattivo, nè morde!

Penso che a molte persone italiane farebbe bene farsi un giro qua, per capire come si può convivere benissimo, senza pregiudizi. E magari aprirsi un po' la mente.

Friday 22 March 2013

E' primaveraaa...svegliatevi bambineee...

Bah! Io qui la primavera ancora non l'ho vista...in questo momento sta nevicando...unbelievable!

Ne approfitterò per leggermi un po' di articoli scientifici nel weekend...anche se per leggerne uno mi ci vuole un'ora...faccio una fatica bestiale, devo anche preparare i documenti sulla sicurezza per le varie reazioni che farò, anche per questi ci metto una vita!

Se qualcuno in questo momento mi venisse a dire che "fuggire" all'estero è facile, penso lo prenderei a mestolate in fronte!

Domani mi metterò di impegno per scrivere un post decente e relativamente impegnato =D

Wednesday 20 March 2013

Moda...a modo mio...

Ieri ho scritto su facebook che molto probabilmente, anzi, sicuramente, tra un po' mi sarà già passata a voglia di scrivere su questo blog, con somma gioia Vostra.

Come ogni cosa che mi capita di fare, all'inizio parto fogatissima con mille idee per la testa e poi la pigrizia ha il sopravvento...esempio lampante sono la pila di giornalini di lavori a maglia che ho a casa e che non ho mai aperto!

Ritornando al post di facebook, la mia amica Federica (lei si che ci sente per il suo blog, guardate qui), ha commentato: " ma da scrivere avresti molta roba...un diario settimanale di quello che vedi, fai, negozi, stili di vita, cibo, tempo...lavoro etc"

Negozi??? Occhessiamogrullidipeddavero? Io che parlo di negozi? Forse in un universo parallelo...tanto per intenderci io non mi trucco mai (un ombretto mi dura minimo 5 anni), non metto smalto, non seguo la moda e tanto meno mi metto a scervellarmi per abbinare la borsa con scarpe, giubbotto e sciarpa! Troppo complicato, perché perdere tempo per ste robe, mi chiedo io...

Qui sono sempre vestita con maglia + golf Benetton, che se mi vedesse il Sig. Benetton penso che mi farebbe causa per cattiva pubblicità ai suoi prodotti, soprattutto per l'abbinamento dei colori...la mi mamma se mi vedesse la mattina quando esco di casa mi direbbe di non vestirmi come una contadina.

Ho due paia di pantaloni che intercambio, perché tanto devo stare in laboratorio, che moda devo seguire...fra l'altro uno dei due aveva resistito per una decina d'anni senza problemi ed io ho pensato bene di traforarlo con l'acido solforico, acciderbammè! E scarpe rigorosamente da ginnastica...giusto per non vestirsi troppo femminile, non sia mai...

In ogni caso, vi posso dire con orgoglio, che vado in giro vestita diecimila volte meglio della citta inglese media...non me ne vogliano le inglesi, però ecco...avete presente Kate e Pippa Middleton ed i loro vestiti sempre perfetti, anche se comprati da Zara? Bene. Scordateveli.

Le ragazze inglesi vestono quasi tutte con maglietta a maniche corte, shorts, collant e ballerine o converse anche quando fuori ci sono -10°C. Al di là del cazzotto in un occhio dato da questo accostamento (mettono le converse anche con la gonna, manco io arrivo a tanto), mi chiedo come cacchio facciano a non crepare di freddo!

Ora, premesso che dentro gli edifici inglesi c'è una temperatura simile a quella del deserto del Sahara ed è capitato anche a me di stare in maniche corte in ufficio a febbraio, quando esci fuori congeli.
Anche perché qui c'è un piccolo inconveniente chiamato vento che fa sì che quando piove o nevica, lo faccia in orizzontale, o dal basso verso l'alto...quindi, insomma, le ballerine non mi sembrano proprio la scarpina adatta alla situazione.

Io esco di casa che pare debba affrontare l'era glaciale e se non indosso due paia di calzettoni di lana, perdo la sensibilità ai piedi...insomma, non riesco a capacitarmi di come non facciano a sentire freddo!

Ora penso abbiate capito il senso del titolo...io di moda non ci capisco proprio nulla...eppure Birmingham offrirebbe un sacco di negozi, ha un centro commerciale, il Bullring (vedi foto sotto), dove puoi trovare di tutto, da H&M e Zara, fino a negozi più costosi...io ho provato a farci un giro, ma con scarsi risultati...non ho comprato nulla! Penso di essere quasi un caso patologico!

Vista l'ora, buonanotte! 

 



Tuesday 19 March 2013

Mi garba!

Sì, questo Papa mi garba proprio, come si direbbe in Toscana...alcuni diranno "è tutta una strategia, si comporta appositamente così". Ok, lasciamoci il beneficio del dubbio, ma fatto sta, l'omelia di oggi durante la Messa di inizio pontificato è stata oggettivamente bella.
Secondo me le parole di oggi del Papa non devono essere seguite solo dai credenti, ma da tutti.

 Potete trovare il testo integrale qui, oppure guardarvi direttamente il video:


Personalmente, sono rimasta colpita da alcune frasi, che riporto:
"La vocazione del custodire, però, non riguarda solamente noi cristiani, ha una dimensione che precede e che è semplicemente umana, riguarda tutti. E’ il custodire l’intero creato, la bellezza del creato, come ci viene detto nel Libro della Genesi e come ci ha mostrato san Francesco d’Assisi: è l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo. E’ il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. E’ l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. E’ il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene. In fondo, tutto è affidato alla custodia dell’uomo, ed è una responsabilità che ci riguarda tutti. Siate custodi dei doni di Dio! E quando l’uomo viene meno a questa responsabilità, quando non ci prendiamo cura del creato e dei fratelli, allora trova spazio la distruzione e il cuore inaridisce."

" Ma per “custodire” dobbiamo anche avere cura di noi stessi! Ricordiamo che l’odio, l’invidia, la superbia sporcano la vita! Custodire vuol dire allora vigilare sui nostri sentimenti, sul nostro cuore, perché è da lì che escono le intenzioni buone e cattive: quelle che costruiscono e quelle che distruggono! Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza! E qui aggiungo, allora, un’ulteriore annotazione: il prendersi cura, il custodire chiede bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza"

" Custodire il creato, ogni uomo ed ogni donna, con uno sguardo di tenerezza e amore, è aprire l’orizzonte della speranza, è aprire uno squarcio di luce in mezzo a tante nubi, è portare il calore della speranza!"

Trovo queste parole molto adatte ai nostri tempi, perché conosco tante persone che prima di tutto non amano se stesse ed in aggiunta provano una profonda invidia verso gli altri e riversano "fango" su se stessi e sugli altri. Io credo che si debba ripartire dall'avere cura di noi stessi (questo lo dico principalmente per me stessa), avere confidenza nelle proprie possibilità e metterle a frutto per "migliorare il mondo nel nostro piccolo" (non sono una grande scrittice, non mi viene un'espressione migliore), non solo per noi, ma anche per gli altri, perché sono fermamente convinta che se si è buoni e teneri con le persone che ci circondano, poi riusciremo a vivere meglio la vita di tutti i giorni.

Buoni non vuol dire essere "coglioni" come dice il detto! Bisogna saper riconoscere se chi ci circonda si mostra nostro amico solo per avere qualcosa in cambio, perché, diciamocela tutta, siamo sempre persone "normali" e non sante...però credo sia infruttuoso invidiare gli altri, magari perché hanno un lavoro, i soldi, una bella macchina ecc ecc ecc...oltre al fatto di farsi venire la cirrosi, serve forse a cambiare le cose?
Quanto invece dà più soddisfazione ricevere un sorriso da un amico, da una persona a noi vicina o da qualcuno a cui abbiamo dato una mano? A me personalmente riempie il cuore. Lo so, io sono fatta così, credo ancora nella possibilità che l'essere buoni possa servire a qualcosa.

Senza peccare di modestia io credo di impegnarmi ogni giorno nel cercare di essere buona, di vivere le amicizie con sincerità, di avere cura, per quanto mi è possibile delle persone che mi circondano (amici, parenti, colleghi e conoscenti), non sempre ci riesco, perché lo ammetto, ogni tanto un po' di invidia ed un po' di odio lo provo anche io, ma, come dice il Papa, cerco di vigilare sui miei sentimenti e sul mio cuore. 

E' durissima, spero che le persone a me vicine mi considerino una persona buona e spero che ogni tanto un mio sorriso possa aver portato un po' di luce!

PS: Nel caso trovaste questo mio post pesante come il piombo, mi spiace, la prossima volta cercherò di parlare di cose un po' più leggere =) e se lo trovate banale, lo so, non sono di sicuro un'oratrice, se no invece di fare il chimico avrei fatto la giornalista =P

Monday 18 March 2013

Sorry! Excuse me!

Stavo pensando l'altro giorno, quando ho visto passare un autobus che, al posto del numero, aveva scritto "Sorry! Not in service!", che gli inglesi chiedono scusa per ogni minima cosa.

Chiedono scusa anche quando starnutiscono. Giuro!

Questa cosa mi ha fatto sorridere...molto probabilmente perché non ci sono abituata. Quante persone in Italia chiedono scusa? Non per fare per forza un paragone, però dentro alle persone che chiedono poco scusa mi ci metto anche io!
Io sono testarda ed orgogliosa da morire e certe volte, prima di chiedere scusa, ne passa del tempo.

Invece qui no, sento dirmi "Sorry!" almeno 10 volte al giorno, se qualcuno starnutisce ed io sono nella stessa stanza, se qualcuno mi passa accanto a meno di 10 cm per starda o al supermercato, ecc.



E poi chiedono permesso per ogni cosa... "Do you mind if...?", sono mediamente molto gentili (postilla: in totale ho conosciuto una decina di persone inglesi, quindi i miei giudizi sono sempre basati sull'esperienza personale) e se chiedi una mano, ti aiutano volentieri.

Il mio coinquilino inglese (padrone di casa, notate bene), mi ha chiesto il permesso di mettere in ordine la spesa quando sarebbe tornato da fuori, perché doveva uscire un attimo...ma cavolo, è casa tua! Mi chiedi il permesso di lasciare qualcosa in giro nella tua cucina???

Devo abituarmi a questo diverso modo di fare...però devo dire che per ora qui mi trovo bene, staremo a vedere!

Buona serata a chi ha la pazienza di seguire questo blog!

Sunday 17 March 2013

Buona domenica

Metto il link al video dell'intervento di Massimo Gramellini di ieri sera a Che Tempo Che Fa su Rai3.
Come sempre, Gramellini è illuminante...è uno dei miei giornalisti preferiti, insieme a Michele Serra e Marco Travaglio, voglio comprare il suo libro "Fai bei sogni". So già che piangerò leggendolo.

Buona domenica e buona visione del video!


Saturday 16 March 2013

Rule Britannia! Britannia rule the waves


Se non si fosse ancora capito, sono in Inghilterra...qui il link all'inno citato nel titolo: Rule Britannia! per chi non lo conoscesse...

Icché (manteniamo un certo livello di fiorentinità nel blog) ci faccio in UK? Il dottorato. In Ingegneria Chimica e Chimica (qui va abbastanza di moda la multidisciplinarietà)...son pazza lo so.

Perché son finita qui, fra l'altro nella seconda città d'Inghilterra (Birmingham), che è ben lontana dall'immagine che si ha dell'Inghilterra con i suoi paesini con tutte le casine uguali in mezzo alla campagna?

Iniziamo dal 2010...mi laureo in chimica! WOW! Piena di speranze, un mese dopo la laurea parto per l'Inghilterra, direzione Cambridge, per studiare inglese, visto che negli annunci di lavoro italiani era sempre richiesto l'inglese a livello buono o ottimo. Bene. Cosa c'è di meglio che passare due mesi in casa della lingua inglese per impararla in modo decente e poterlo scrivere sul curriculum? Nulla, apparentemente.

A Cambridge prendo l'IELTS...con voto 7...che corrisponde al livello C1...tiriamocela un po', via.
Felice lo scrivo subito sul CV che inizio ad inviare ovunque al mio rientro in patria, anche per fare la commessa.

Di un lavoro che corrispondesse un minimo alla mia laurea neanche l'ombra...con "corrispondesse" intendo almeno trovare un lavoro da tecnico di laboratorio che carica campioni nel gas cromatografo tutto il giorno, o roba simile, insomma, qualcosa di un minimo inerente alla chimica!

Macché! Nulla di nulla! Vengo chiamata per un colloquio da commessa, durante il quale mi chiedono: "E' il suo lavoro definitivo?"...ora...via, su! Io ti posso anche rispondere: "Certo, mi son laureata in chimica perché mi piaceva tanto studiarla, ma non me ne importava nulla di trasformare quello che ho studiato in un lavoro! Ora ho ricevuto l'illuminazione e voglio buttare alle ortiche anni di studio e incazzature per fare la commessa!".

Senza offesa per le commesse, io volevo puntare un zinzinino più in alto e quindi quello sarebbe stato un lavoro temporaneo, di sicuro non definitivo. Lasciamo perdere...

Nel frattempo mi sono iscritta anche a quasi tutte le agenzie interinali d'Italia...ce ne sono un sacco! Domanda: a cosa servono? Seriamente, perché una di queste mi ha fatto andare nei loro uffici per dirmi personalmente che non avevo abbastanza esperienza per il lavoro per cui mi ero candidata...non me lo potevi dire per telefono, di grazia, visto che quel giorno lì c'era pure il diluvio universale?

Per farla breve, in due anni dalla laurea ho lavorato 1 mese come segretaria in una ditta metalmeccanica e 6 mesi di stage in una ditta farmaceutica, dove ho fatto a tutti gli effetti un lavoro di copia ed incolla e basta. 

Mesi buttati? Assolutamente no. In quei mesi e diciamo pure in tutti i mesi intercorsi dal ritorno dal corso di inglese in UK al momento in cui ho iniziato a mandare il CV alle Università inglesi, mi è salita un'incazzatura (scusate la parola poco fine), che metà sarebbe bastata...anche perché, in quei mesi, mi sono sentita anche trattata da cretina, mi son sentita dire che non ero adatta nè per lavorare in ufficio nè in laboratorio (ma se in laboratorio dopo la laurea non ci sono più entrata! E poi, detto da una che un laboratorio manca poco non sa neanche cosa è, mi è garbata parecchio come cosa) e tante altre cose che ho dimenticato. Per non parlare di tutti i "due di picche" da parte delle agenzie interinali...bene. Bene un cavolo, ma andiamo avanti.

Dopo lo stage, la mia arrabbiatura era alle stelle, anche perché mi accorgevo che mi stavo dimenticando quello che avevo studiato, quindi ho deciso di cercare qualcosa all'università.
Ed ho trovato qualcosa! Peccato che fosse gratis e che mi sia dovuta pagare l'assicurazione per poter lavorare (mi pare 120 euro circa, non ricordo bene, ma resta il concetto del pagare per lavorare).

Amen mi sono detta, almeno faccio finalmente qualcosa che mi piace e che è inerente alla mia laurea.
Visto che era vicino l'esame di dottorato in quella stessa università e visto che per la posizione di dottorato in quel laboratorio pareva non ci fosse nessun candidato, mi son detta: "tentiamo!".
Ho scritto appositamente "pareva", perché ad un mese dal concorso il candidato (la candidata) è apparso ed io sono stata automaticamente spazzata via, perché come potete immaginare, il concorso di dottorato è stato un finto-concorso-pubblico, del quale vi risparmio i dettagli.

Incazzatura del 100000%. Anche una bella dose di depressione e nervoso, perché davanti non vedevo nulla e più passava il tempo, più vedevo la possibilità di fare esperienza da qualche parte svanire (perché in Italia pare che se non hai esperienza già in partenza tu non possa fare nulla, non possa imparare, anche per le posizioni di dottorato vogliono qualcuno che abbia già fatto esattamente quello di cui parla l'argomento della posizione, durante la tesi, si vede che il concetto di "imparare" in Italia non esiste...vi anticipo già che in UK è tutto l'opposto).

Che cavolo faccio adesso? Penso un po'. Riordiniamo le idee: ho una laurea in chimica, un certificato IELTS...come associo le cose? Provo a mandare qualche email alle Università inglesi, per far fruttare le due cose. 
Francamente non riponevo molte speranze in questa cosa, perché avevo in passato mandato il CV in UK ad una agenzia interinale per varie posizioni, ma mi avevano sempre risposto picche.
Invio il CV alla Università di Bath, a quella di Leeds, alla University College di Londra (a 2 professori diversi) ed all'Università di Birmingham per delle posizioni che avevo trovato su www.findaphd.co.uk. In 3 mi rispondono che avranno fondi da ottobre 2013, un altro di candidarmi dal sito dell'Università e poi se andava bene la selezione mi avrebbero contattato. Dall'Università di Birmingham la mia attuale supervisor mi risponde: "Il tuo curriculum coincide bene con quello che facciamo nel gruppo di ricerca. Stavo pensando quando saresti disposta a venire qua."

Panico. Rileggo la risposta almeno 10 volte, la inoltro a 4 o 5 amici per chiedere anche a loro se avevo capito bene. Sì, avevo capito bene! Oddio! Ne parlo con il mio ragazzo che mi dice che se ne vale la pena, devo andare. Non vedendo un futuro davanti a me in Italia e non volendo dovermi curare con medicinali anti acidità di stomaco o anti ulcera, decido di provarci.
Tutto di corsa, perché dovevano trovare una persona entro fine 2012, per sostituire la dottoranda italiana che aveva appena finito...piccolo appunto: ho notato che qui a Birmigham considerano glli studenti italiani molto bravi. Ora mi chiedo...e perché in Italia spesso e volentieri ci considerano cretini? Forse perché all'estero vanno solo i migliori? Non saprei, io sicuramente non sono un genio, ma sono emigrata lo stesso. 
Stavo dicendo...di corsa trovo 2 lettere di referenze, compilo il modulo di iscrizione sul sito dell'Università ed a Gennaio 2013 parto!

Ed ora eccomi qui...ne è valsa la pena? Ancora è presto per dirlo. Sicuramente qui è dura ed impari tanto, non si dica che fuggire dall'Italia è facile, perché si fa fatica a vivere all'estero, soprattutto per la lingua e per l'organizzazione delle cose.

Qui nessuno ti dice passo passo cosa devi fare, come spesso accade in Italia, dove è il tuo capo a decidere e tu esegui. Qui ti danno il progetto e se hai delle idee, ti dicono che devi provare se funzionano, che hai libertà di provare.
Naturalmente se chiedi un consiglio te lo danno volentieri, i miei colleghi sono tutti molto gentili ed i miei supervisor mi dicono sempre di non essere timida, di non avere paura a fare domande.

Altra cosa, qui ti incoraggiano molto e se fai una cosa per cui valga la pena di dirti "Bravo, hai fatto un buon lavoro!", te lo dicono. Mi è successo proprio l'altro giorno con la presentazione power point del mio progetto che ho fatto alla parte del mio gruppo a chimica (l'altra parte è ad ingegneria chimica). Era la prima volta che presentavo qualcosa in inglese, però a quanto pare ce l'ho fatta abbastanza bene, perché il mio supervisor a chimica mi ha detto: "Very good presentation Eleonora".

Che strana sensazione, non ci sono abituata a sentirmi dire "Brava, complimenti". Però almeno qui hai la soddisfazione di sapere che se lavori bene, lo riconoscono.

Infine, ti ripetono sempre che sei qui per imparare, non importa se non hai mai fatto una cosa o mai usato uno strumento, imparerai, perché il dottorato è fatto per imparare.

Concludo questo lunghissimo post con: speriamo bene!

E se siete riusciti a leggere fino alla fine, vi auguro una buona domenica ed alla prossima!!!

Ele 

Thursday 14 March 2013

Work in progress...

Ovvia, parrebbe che ce l'abbia fatta almeno a creare la pagina principale...vediamo se nei prossimi giorni ce la fo a scrivere qualcosina di decente.

Bona gente!