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Saturday 27 July 2013

Friday 26 July 2013

Pace dei sensi...

Volete 2 ore di puro godimento sensoriale?

Eccovi serviti:


Bach, Cello Suites, Yo-Yo Ma (violoncello)

Turisti per caso...maleducati sicuro (?)

Ho messo il punto interrogativo per lasciarmi il beneficio del dubbio...spero di trovare, prima o poi, un turista italiano che non presenti il tipico comportamento italiota, che si potrebbe riassumere con tre aggettivi: casinista, maleducato e polemico.

Dato che mi rifiuto di fare un post sul Roayl Baby, visto che immagino che in Italia Studio Aperto&Co abbiamo rotto gli zebedei, o cabasisi, o palle (scegliete voi quale vocabolo vi piace di più) a sufficienza sulla questione, ho deciso di parlare di qualcos'altro.

Ho scartato l'opzione "parlarediquelbischerodiAllevichehailcoraggiodidirecheBeethovennonpossiedeilsensodelritmomailcantanteconlazeppolasì"  perché mi ha già fatto fumare il cervello a sufficienza e per questo argomento vi consiglio di leggere questa interessante opinione, che potete trovare a questo link.

Insomma, per farla breve, ho deciso di parlare dell'argomento che ha scatenato una mega discussione in risposta ad un mio status su facebook, ovvero la maleducazione di molti (spesso troppi), turisti italiani all'estero.

Come ho scritto all'inizio, il tipico comportamento italiota è riassumibile con quei tre aggettivi elencati, almeno per me; voglio infatti mettere in chiaro che sto esprimendo un'opinione scaturita da quello che ho visto durante il mio viaggio di andata dall'Inghilterra all'Italia e durante quello di ritorno, quindi non voglio dire che per forza rappresenta la verità assoluta su come si comportano i turisti italiani, anche solo per il fatto che il campione di persone incontrato non era sufficiente per poter essere definito statistico.

Passo alla definizione dei tre aggettivi, secondo la mia esperienza personale:

Casinista: sì, diciamocelo, l'italiano medio è casinista, parla e ride ad alta voce, anche in luoghi e momenti in cui è maleducato farlo, tipo sul treno o sull'aereo. Nel mio caso ho osservato questo comportamento sull'aereo; gruppetti di italiani che si parlavano sbraitando da una fila all'altra, fregandosene se qualcuno voleva tentare di dormire o soltanto di rilassarsi. Stesso comportamento l'ho visto pure nella sala d'aspetto dell'aeroporto, ma anche in metropolitana (tempo addietro, a Londra)...mi chiedo solo una cosa: perché ci piace così tanto farci riconoscere?

Maleducato: a parte che anche il parlare ad alta voce non è certo un segno di buona educazione, però in questa sezione vorrei parlare di due cose che mi hanno colpito particolarmente...la prima sono state le ginocchia della tizia truccatissima e sbiascicante gomma da masticare, che sedeva nel seggiolino dietro al mio...ora...eravamo su un volo British Airways, quindi posto per le gambe ce ne era in abbondanza...quindi mi chiedo...perché brutta zoccola che non sei altro devi star seduta come una debosciata e piantarmi le tue luride ginocchia nella schiena? Io son stata zitta perché se no l'avrei offesa pesantemente, ma vi posso stragiurare, che, almeno fino ad ora, questi comportamenti a bischero li ho visti solo da parte di italiani.
La seconda cosa, che, a dirla tutta, mi ha fatto veramente inorridire al pensiero di avere la stessa nazionalità di sta gente sul passaporto, è accaduta al controllo passaporti in Italia.
Avete presente il percorso da seguire prima di arrivare allo sgabbiotto della polizia? Per farvi capire meglio cosa intendo per "percorso da seguire", vi metto una foto trovata sul sito www.aviazionecivile.org:


Ecco...vedete come è fatto? Si può passare sotto ai divisori se si vuole, no? Cosa credete che abbiano fatto gli italiani, invece di rispettare la fila? Sono passati sotto i divisori, ovvio, in alcuni casi per ricongiungersi a famigliari o amici con cui avevano viaggiato insieme e che erano in coda in una posizione più vicina allo sgabbiotto. Perché ovviamente fare la coda in maniera educata e paziente è troppo poco da peuri e quindi bisogna farsi riconoscere anche in questi casi! Yuppiiiii!!!

Polemico: si sa, gli italiani fanno polemica su tutto e, pur di far polemica, vanno anche fuori tema (questo accade nei commenti sui siti dei quotidiani o su facebook, dove l'italiota medio riesce ad infilare una polemica, magari parlando di politica anche quando non c'entra un caiser, quando bisogno non ce n'è) oppure riescono a lamentarsi anche di cavolate...ad esempio, sul volo verso l'Italia, la tizia accanto a me si è lamentata con ginocchia di velluto dietro al mio seggiolino, a riguardo del video sulla sicurezza sull'aereo su cui eravamo...a quanto mi è parso di capire, per loro la musichetta e l'immagine iniziale di una bimba che raccoglie un pupazzo di peluche per terra era troppo stupida...le due geniali donne si sono guardate e dopo una risatina stupida, quella accanto a me ha detto "No, non ho parole, no via"...MA PERCHE' NON DOVRESTI AVER PAROLE? PER COSAAAAA??? COSA HA DI STUPIDO QUESTO VIDEO, COSA HA CHE NON VA? E' UN VIDEO CON UNA MUSICHETTA INZIALE E BASTA, ROMPIPALLE DI DONNA!

Il video l'ho trovato su youtube, ve lo devo postare, perché io proprio non capisco cosa ci sia da polemizzarci su, ma, come ho detto in altri post, si sa che la mia mente è limitata ed io non riesco ad arrivare a capire tante cose:


Un altro spettacolo della polemica a cui ho assistito, è avvenuto al bar dell'aeroporto in Italia...il cassiere del bar batteva gli scontrini e dava pure le brioche e, devo dire la verità era veloce, perché al massimo una persona ci metteva 2 minuti fra pagare e prendere la brioche...ma no, ovviamente ci doveva anche in questo caso essere una tizia a polemizzare: "Oddio, questo qui da anche le paste adesso"....E ALLORA??? COSA TI COSTA ASPETTARE DUE MINUTI? HAI FURIA? SE HAI FURIA TI DOVEVI SVEGLIARE PRIMA ED ARRIVARE PER TEMPO IN AEROPORTO MAREMMA IMPESTATA LADRA!
Scusate la poca finezza, ma io la polemica senza scopo fatta tanto per fare proprio non la sopporto!
E mi fermo qui, perché altrimenti dovrei stare ore a scrivere esempi di polemica inutile fatta dagli italiani.
Anche io sono italiana ovviamente, ma non sopporto il comportamento di molti miei connazionali, mi fa proprio venire l'orticaria e posso dire che gli stereotipi dell'italiota ce li meritiamo tutti.

Per finire, un'altra cosa vista fare sono dagli italiani, mi fa porre la seguente domanda: che bisogno c'è di applaudire il pilota dopo l'atterraggio???

 Via, ora vo a diacemmi, perché l'è tardi, come direbbe la vecchina di Sammoro.

Buonanotte gente!

Friday 19 July 2013

WOW!

Superata la quota dei 1000 visitatori!!!

Nei prossimi giorni cercherò di scrivere qualcosa di interessante, sia per chi mi segue, sia per chi capita qui di passaggio!

Friday 12 July 2013

Momento pubblicità! ART SAVE THE CITY

Oggi sponsorizzo Art Save The City, che è un nuovo progetto dell' Associazione di Promozione Sociale "Pensare per Fare" di Parma, curato da una bravissima ragazza di nome Rossella.

Copio le informazioni che potete trovare sulla pagina facebook:

In un clima di instabilità politica, economica e di cambiamenti socio-culturali, possono l'arte e la cultura dare un contributo per stimolare riflessioni e soluzioni, apportando crescita e sviluppo?

Da questo interrogativo parte la proposta "Art save the City".
Scegliamo come interlocutori intellettuali, accademici, artisti e professionisti del territorio in cui il progetto si inserisce.

Gli ambiti di interesse sono: ARCHITETTURA; DESIGN; FOTOGRAFIA; TEATRO; MUSICA; PITTURA-SCULTURA; CINEMA; LETTERATURA.

Il progetto si muove su tre fronti:

- Una serie di incontri per discutere su come ogni disciplina, possa dare un contributo alla città nel contesto contemporaneo.

- Una mostra collettiva, che vuole essere uno strumento per chiamare il pubblico cittadino a riflettere sulla tematica arte-città.

- Un concorso di Arte on the road, volto a coinvolgere la città dal vivo.

La collaborazione e la co-produzione, insite nel progetto, nascono dall'interazione tra professionisti dei settori culturali interessati, artisti, rappresentanti del mondo accademico, enti di partenariato, associazioni e soprattutto cittadini di ogni età ed estrazione sociale.

La forma adottata per gli eventi cerca di rispondere alle esigenze generate dalla rete urbana, fornendo strumenti fisici e concreti (Arte on the road), nonché riflessivi e stimolanti (incontri e mostra collettiva).

L'interazione tra diversi interlocutori di varia provenienza (professionisti, artisti, accademici, partenariato, libera cittadinanza, associazioni) nel dare una risposta alle domande che Art Save the City pone, costituisce senza dubbio un modo innovativo di produzione della cultura, che non viene sviluppata da una cerchia elitaria, specifica o ristretta, ma dall'incontro libero e pubblico tra diversi rappresentanti della comunità cittadina. La dialettica tra mondi culturali apparentemente separati, diviene momento di ricerca collettivo, in cui i partecipanti, nonché destinatari, possano liberarsi dalle proprie "etichette" di provenienza per indagare e ricercare quello che è il bene comune.
Ogni interlocutore potrà quindi identificarsi come homo civicus, mettendo a frutto le proprie competenze per la ricerca del bene della comunità. La condivisione online dei risultati ottenuti amplifica la fruizione della portata culturale di questo progetto.


Prendetevi cinque minuti per darci un'occhiata!

Wednesday 10 July 2013

Parole di oggi

La sigla di oggi è classicissima :-D



Come previsto, delle parole scritte l'altra volta mi ricordo quella più utile, cioè moose.
Come si fa, come si fa ad impararle!!!

Eccone delle altre:

Daft: stupido, scemo
In broad terms: in generale, aKi grandi linee
Moth: tarma, falena
Overhang: sporgenza
To ferret around: frugare
Killjoy: guastafeste
Glum: cupo, tetro
Telly: TV
Locks: ciocche
Uncanny: inspiegabile, strano

Per oggi basta, anche perché ho bell'inteso che non serve a nulla scrivere le parole sul blog, non le imparo lo stesso! :(

Sunday 7 July 2013

Per favore, pietà per i nostri occhi!

Era un po' che stavo pensando di scrivere qualcosa a riguardo dello strazio che ci affligge sui social network, in particolare su facebook: le foto tutte uguali alla cavolo di cincillà.

Una sola domanda: perché vi scattate le foto in quel modo? Capisco una, due, al massimo tre toh...ma ve le fate TUTTE e dico TUTTE uguali, o con il broncio, o con la linguaccia.

Non vi è venuto a noia? Vi credete delle gran fotografe? Parlo al femminile, perché la stragrande maggioranza delle foto a bischero se le fanno le donne...ed in quanto donna mi vengono i brividi.

Quello foto sono ORRIBILI, NON siete belle in quelle foto, BASTA per favore!

Il problema è che non puoi non vederle, perché si stagliano giganti sulla tua homepage di facebook e ce n'è un album nuovo almeno ogni due giorni.

Quando c'era il rullino e si doveva pagare, diciamo anche abbastanza profumatamente, ogni foto sviluppata, questi scempi si vedevano molto meno. Anche io mi son fatta qualche autoscatto alla cavolo ai tempi del rullino, ma giusto un paio di foto, anche perché poi giustamente i miei si incazzavano se dovevano pagare lo sviluppo di foto oggettivamente orrende ed inutili.


Oggi, con le macchine digitali, che ti permettono di fare quante foto vuoi, c'è l'invasione di bronci e linguacce...ma, mi chiedo, non sarebbe più bello farsi fare delle foto un po' più "artistiche", che mettano in risalto la propria BELLEZZA e non la propria BRUTTEZZA?

Non vi è venuto a noia di avere INTERI album con foto tutte uguali? Mi spiegate il senso intrinseco che si cela dietro il farsi una foto mentre si fa la linguaccia? Per favore, ditemelo, io sono mentalmente limitata e proprio non ci arrivo a capire il perchè!

Altri due tasti dolentissimi: foto a distanza braccio e flash.

Con "foto a distanza braccio" intendo autoscattarsi foto tenendo la macchinetta in mano. Ecco, questa pratica cari finti fotografi (uomini e donne in questo caso) professionisti, DISTORCE i lineamenti del viso e come risultato nella foto SIETE TUTTI NASO, ovvero il vostro naso viene ingrandito rispetto alla dimensione reale (in quanto il più vicino all'obiettivo ed aggiungerei troppo vicino) e così sembra che abbiate il nasone.
Vi parlo per esperienza personale, anche io mi son fatta qualche foto così, ma non si possono oggettivamente guardare.
Se non trovate nessun posto dove appoggiare la vostra macchinetta per impostare l'AUTOSCATTO (questo sconosciuto), chiappate il primo bischero che passa e fatevi fare una foto! La retina dei vostri amici di facebook vi ringrazierà.

Il "flash"...

Mi chiedo se la gente che fa le foto sa un minimo come dovrebbe essere usato il flash della propria fotocamera...sia visitando vari luoghi turistici, che vedendo le foto pubblicate su facebook, direi decisamente NO.

Non starò qui a sottolineare troppo il fatto che nei luoghi chiusi in penombra (come le chiese ad esempio) il flash non va usato, perché se no otterrete un effetto assolutamente non naturale e quindi se non avete una macchina che vi permetta di ottenere una foto decente o se non siete capaci di stare abbastanza fermi durante lo scatto, vi consiglierei di non fare la foto.

Tornando a noi...bimbe e bimbi belli...se volete farvi una foto allo specchio e pubblicarla su facebook perché pensate che sia figa (ma non lo è, ma non vorrei turbarvi troppo), per favore NON usate il flash, perché lo specchio lo riflette (mi dispiace svelarvi questo segreto, ma putroppo è così) e l'effetto nella foto è la presenza di un essere alieno non ben indentificato oppure se volete, posso dire che pare stiate facendo un'esperienza mistica con l'apparizione di una qualche strana divinità.

Anche se vi fate le foto da distanza braccio NON dovete usare il flash...risultato? Sembra che vi abbia colpito un faro da stadio a distanza ravvicinata...solo che il risultato non è il livellamento delle rughe come succede nel caso delle giornaliste negli stadi televisivi, NO, il risultato è che sembrate Voldemort, perché il flash vi spiana tutto il viso e sembra che non abbiate nè i lineamenti, nè il naso (soprattutto quello).

Ovviamente ognuno ha la libertà di fare quello che gli pare e piace, però sappiate che foto un po' più decenti sarebbero gradite.

Piccola postilla finale: ormai su Linkedin (che in teoria dovrebbe essere un social network serio, dove poter pubblicare il proprio curriculum, per farlo conoscere alle aziende ecc.) si moltiplicano le foto profilo dove le donne hanno scolli vertiginosi...bimbe, e unn è un sito di incontri...anche se magari qualcuna pensa di raccattare un lavoro a quel modo, si sa mai la vita eh? Ma ci sono anche foto di uomini in posizioni da "fighetto", con la cravatta annodata a metà e la camicia mezza aperta e mezza fuori dai pantaloni...ecco, volevo dirvi che non mi pare la foto migliore da mettere su un sito che serve per trovare lavoro, comunque fate vobis!

Saturday 6 July 2013

Parole di oggi

Per il post di oggi, di questa inutile pagina del blog, ho scelto questa musichetta:



Le parole fornite da Ele per oggi, sono:

Butch: mascolino, ma in slang vuol dire "lesbica mascolina", quindi occhio a come si usa :)

Juju: magia

Stubble: barba corta

Betrothal: promessa di matrimonio

Billet: alloggio

Brisk: svelto, brusco, rapido

Despondency: scoraggiamento, abbattimento

To juggle: destreggiarsi

Sizzler: giornata afosa

Foodie: buongustaio

Bickering: battibecco

Whopper:  bufala

Bargain: buon affare

Beck and call: a completa disposizione

Slouch: svogliato, trasandato, postura cadente

Churning: turbolento

Troublemaker: piantagrane

Pesky: molesto, fastidioso

Hooker: battona, zoccola (una parolaccia ci voleva :-D)  

Moose: alce

Soprattutto l'ultima parola è fondamentale da sapere, vero? Chi non ha bisogno almeno una volta nella vita, che so, di fare un giro sulla groppa di un'alce, ad esempio? :-D per oggi direi basta...tanto non mi ricorderò NESSUNA delle parole che scriverò in questa pagina (inutile).


Thursday 4 July 2013

Pensiero al volo

Dopo il dottorato voglio trovare un lavoro dove non debba MAI dover fare una colonna cromatografica. Qualsiasi lavoro (legale), ma che non debba "scolonnare", per favore!

Purificare un prodotto tramite colonna cromatografica è quasi una tortura cinese...aspettare che il tuo prodotto esca, goccia dopo goccia. Se poi non esce puro, è una tragedia, perché ti tocca rifare tutto da capo.

Di sicuro, ti allena la pazienza...

Tuesday 2 July 2013

Birkenstock, mie amate Birkenstock

Il mio amico Steve il Furlano quando non parla di politica, come al solito, scrive bischerate! :-)

In risposta al suo post sulle Birkenstock, scrivo la mia. Leggete pure il post di Zurota, molto più sensato :-)

Prima di tutto, vorrei dire che in estate è IMPOSSIBILE portare le scarpe chiuse, oltre al fatto che fanno caldo, forse sono anche meno igieniche dei sandali, perché sudi molto di più che con le scarpe aperte e fai far festa ai funghi!

Visto che lui ha un'avversione per tutte le scarpe aperte, vorrei sottolineare come i piedi femminili siano magnifici con i sandali ai piedi, come dimostra questa foto:


Ancora meglio se i sandali hanno i tacchi alti (Steve ti sfido a dire che sono brutti! E non sono scarpe, sono S-A-N-D-A-L-I):


Ho messo appositamente una foto di sandali col plateau, perché sempre il Furlano dice che le scarpe col plateau sono orribili!!! Io, che sono una che i tacchi non li porta mai, che sembra un T-rex quando tenta di camminare con le scarpe alte, voglio spezzare una lancia (ed un'arancia) a favore delle scarpe col plateau, perché secondo me sono molto più comode delle tradizionali scarpe col tacco.

Non andiamo troppo fuori tema e torniamo all'oggetto della diatriba: le Birkenstock.
Ok, non saranno scarpe eleganti, indossarle con i calzini bianchi di spugna (ma anche con quelli in filo di Scozia non fa differenza) è un'offesa alla pubblica decenza, però sono COMODISSIME!

Non le senti ai piedi e sono anche oggettivamente carine da indossare per passeggiare per la città...e non fanno male ai piedi, alle caviglie ed alla schiena come i sandali rasoterra.

Come si fa a dire che sono brutte:

Altra cosa...sempre il Furlano dice che con le Birkenstock appesti chi ti sta intorno con la puzza di piedi, ci lasci sopra il segno della pianta a causa del sudore ed a fine giornata hai i piedi neri!

Posso concordare sul fatto che dopo un paio di volte che si portano, il negativo della propria pianta rimarrà sul sandalo (che comunque si può lavare, eh), ma non sugli altri due punti.

Secondo me con le scarpe chiuse il piede ti suda MOOOLTOOO di più e vi posso assicurare che l'odore di puzzone di Moena si sente lo stesso, eccome (che bell'argomento di cui parlare subito dopo pranzo) e non è vero che a fine giornata uno si ritrova coi piedi neri! A meno che uno non cammini nella melma, i piedi a fine giornata sono di un colore normale.
Ad ogni modo anche i piedi si possono lavare e si devono lavare, sia che si portino le scarpe chiuse che quelle aperte...poi se c'è qualche troglodita che non lo fa, non è certo colpa delle Birkenstock se ammorba chi ha intorno.

Ultima cosa che vorrei dire, riguarda gli orribili MOCASSINI. Visto che il Furlano li difende, io vorrei ovviamente andare controcorrente e dire che quelli sì che sono un cazzotto in un occhio!

Gli uomini che indossano il mocassino non si possono proprio guardare, anche perché, di solito, chi indossa il mocassino si crede figo e riccone. Ecco, io vorrei svelarvi un segreto: il mocassino non attira la patonza (passatemi il francesismo) :-P :-P :-P

A dimostrazione che HO ragione (avevate forse dubbi?), metto qualche foto:


Non me ne voglia Armani (marca dei mocassini qui sopra), il tizio che le indossa sarà pure figo, visto che è un modello, ma appena gli occhi cadono sulle scarpe, ti cadono tutti gli arti a terra per il ribrezzo.

Il top del top sono i mocassini indossati coi calzini, che se la giocano bene con le birkenstock indossate allo stesso modo:


Lo vedete che orrore sono? E poi gli uomini si lamentano delle ballerine antitrombamento, ma magari nel frattempo indossano sti cosi!

Via, ora basta scrivere di cavolate! Ciao!

Monday 1 July 2013

Gelatooo!!!

Ecco, direi che il gelato buono è proprio una delle cose che mi manca dell'Italia... :-( a luglio rientro per qualche giorno in patria e credo proprio che me ne sbaferò almeno 4 o 5...magari dopo il matrimonio del 13, giusto per non aggravare la mia situazione cicciosa...devo ricordarmi di comprarmi una bilancia, ma non so come mai, il mio cervello proprio si rifiuta di ricordarsi questa cosa...o come mai? :-)

Nel frattempo, mi consolo votando per il sondaggio "La Gelateria dell'anno"...in attesa di mangiare il gelato vero!

VOTATE ANCHE VOI! A questo link: La Gelateria dell'anno