Oggi sponsorizzo Art Save The City, che è un nuovo progetto dell' Associazione di Promozione Sociale "Pensare per Fare" di Parma, curato da una bravissima ragazza di nome Rossella.
Copio le informazioni che potete trovare sulla pagina facebook:
In un clima di instabilità politica, economica e di cambiamenti
socio-culturali, possono l'arte e la cultura dare un contributo per
stimolare riflessioni e soluzioni, apportando crescita e sviluppo?
Da questo interrogativo parte la proposta "Art save the City".
Scegliamo come interlocutori intellettuali, accademici, artisti e
professionisti del territorio in cui il progetto si inserisce.
Gli ambiti di interesse sono: ARCHITETTURA; DESIGN; FOTOGRAFIA; TEATRO; MUSICA; PITTURA-SCULTURA; CINEMA; LETTERATURA.
Il progetto si muove su tre fronti:
- Una serie di incontri per discutere su come ogni disciplina, possa dare un contributo alla città nel contesto contemporaneo.
- Una mostra collettiva, che vuole essere uno strumento per chiamare il
pubblico cittadino a riflettere sulla tematica arte-città.
- Un concorso di Arte on the road, volto a coinvolgere la città dal vivo.
La collaborazione e la co-produzione, insite nel progetto, nascono
dall'interazione tra professionisti dei settori culturali interessati,
artisti, rappresentanti del mondo accademico, enti di partenariato,
associazioni e soprattutto cittadini di ogni età ed estrazione sociale.
La forma adottata per gli eventi cerca di rispondere alle esigenze
generate dalla rete urbana, fornendo strumenti fisici e concreti (Arte
on the road), nonché riflessivi e stimolanti (incontri e mostra
collettiva).
L'interazione tra diversi interlocutori di varia
provenienza (professionisti, artisti, accademici, partenariato, libera
cittadinanza, associazioni) nel dare una risposta alle domande che Art
Save the City pone, costituisce senza dubbio un modo innovativo di
produzione della cultura, che non viene sviluppata da una cerchia
elitaria, specifica o ristretta, ma dall'incontro libero e pubblico tra
diversi rappresentanti della comunità cittadina. La dialettica tra mondi
culturali apparentemente separati, diviene momento di ricerca
collettivo, in cui i partecipanti, nonché destinatari, possano liberarsi
dalle proprie "etichette" di provenienza per indagare e ricercare
quello che è il bene comune.
Ogni interlocutore potrà quindi
identificarsi come homo civicus, mettendo a frutto le proprie competenze
per la ricerca del bene della comunità. La condivisione online dei
risultati ottenuti amplifica la fruizione della portata culturale di
questo progetto.
Prendetevi cinque minuti per darci un'occhiata!
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