Pagine

Tuesday 19 March 2013

Mi garba!

Sì, questo Papa mi garba proprio, come si direbbe in Toscana...alcuni diranno "è tutta una strategia, si comporta appositamente così". Ok, lasciamoci il beneficio del dubbio, ma fatto sta, l'omelia di oggi durante la Messa di inizio pontificato è stata oggettivamente bella.
Secondo me le parole di oggi del Papa non devono essere seguite solo dai credenti, ma da tutti.

 Potete trovare il testo integrale qui, oppure guardarvi direttamente il video:


Personalmente, sono rimasta colpita da alcune frasi, che riporto:
"La vocazione del custodire, però, non riguarda solamente noi cristiani, ha una dimensione che precede e che è semplicemente umana, riguarda tutti. E’ il custodire l’intero creato, la bellezza del creato, come ci viene detto nel Libro della Genesi e come ci ha mostrato san Francesco d’Assisi: è l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo. E’ il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. E’ l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori. E’ il vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene. In fondo, tutto è affidato alla custodia dell’uomo, ed è una responsabilità che ci riguarda tutti. Siate custodi dei doni di Dio! E quando l’uomo viene meno a questa responsabilità, quando non ci prendiamo cura del creato e dei fratelli, allora trova spazio la distruzione e il cuore inaridisce."

" Ma per “custodire” dobbiamo anche avere cura di noi stessi! Ricordiamo che l’odio, l’invidia, la superbia sporcano la vita! Custodire vuol dire allora vigilare sui nostri sentimenti, sul nostro cuore, perché è da lì che escono le intenzioni buone e cattive: quelle che costruiscono e quelle che distruggono! Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza! E qui aggiungo, allora, un’ulteriore annotazione: il prendersi cura, il custodire chiede bontà, chiede di essere vissuto con tenerezza"

" Custodire il creato, ogni uomo ed ogni donna, con uno sguardo di tenerezza e amore, è aprire l’orizzonte della speranza, è aprire uno squarcio di luce in mezzo a tante nubi, è portare il calore della speranza!"

Trovo queste parole molto adatte ai nostri tempi, perché conosco tante persone che prima di tutto non amano se stesse ed in aggiunta provano una profonda invidia verso gli altri e riversano "fango" su se stessi e sugli altri. Io credo che si debba ripartire dall'avere cura di noi stessi (questo lo dico principalmente per me stessa), avere confidenza nelle proprie possibilità e metterle a frutto per "migliorare il mondo nel nostro piccolo" (non sono una grande scrittice, non mi viene un'espressione migliore), non solo per noi, ma anche per gli altri, perché sono fermamente convinta che se si è buoni e teneri con le persone che ci circondano, poi riusciremo a vivere meglio la vita di tutti i giorni.

Buoni non vuol dire essere "coglioni" come dice il detto! Bisogna saper riconoscere se chi ci circonda si mostra nostro amico solo per avere qualcosa in cambio, perché, diciamocela tutta, siamo sempre persone "normali" e non sante...però credo sia infruttuoso invidiare gli altri, magari perché hanno un lavoro, i soldi, una bella macchina ecc ecc ecc...oltre al fatto di farsi venire la cirrosi, serve forse a cambiare le cose?
Quanto invece dà più soddisfazione ricevere un sorriso da un amico, da una persona a noi vicina o da qualcuno a cui abbiamo dato una mano? A me personalmente riempie il cuore. Lo so, io sono fatta così, credo ancora nella possibilità che l'essere buoni possa servire a qualcosa.

Senza peccare di modestia io credo di impegnarmi ogni giorno nel cercare di essere buona, di vivere le amicizie con sincerità, di avere cura, per quanto mi è possibile delle persone che mi circondano (amici, parenti, colleghi e conoscenti), non sempre ci riesco, perché lo ammetto, ogni tanto un po' di invidia ed un po' di odio lo provo anche io, ma, come dice il Papa, cerco di vigilare sui miei sentimenti e sul mio cuore. 

E' durissima, spero che le persone a me vicine mi considerino una persona buona e spero che ogni tanto un mio sorriso possa aver portato un po' di luce!

PS: Nel caso trovaste questo mio post pesante come il piombo, mi spiace, la prossima volta cercherò di parlare di cose un po' più leggere =) e se lo trovate banale, lo so, non sono di sicuro un'oratrice, se no invece di fare il chimico avrei fatto la giornalista =P

2 comments:

  1. Da questo tuo post capisco che:
    1) Hai tanto bisogno d'affetto, quindi: TI VOGLIO BENE, ELE :D
    2) Anche per te stare all'estero comincia a influire sul tuo italiano: che vuol dire "unfruttuoso"? :P

    ReplyDelete
  2. Lasciamo perdere l'italiano va'...ora correggo!
    Oggi mio padre mi chiesto "Perché questo è così?", le parole esatte non le ricordo, ma mi ricordo bene come ho iniziato la mia risposta: "Because...".
    Sono già alla frutta =)

    ReplyDelete